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Home » News » Notizie » Inclusione rifugiati: più di 950 aziende premiate per oltre 50 mila percorsi lavorativi grazie a “Welcome” dal 2017
giovedì, 19 Giugno , 2025
Grazie a “Welcome. Working for Refugee Integration”, nel 2024 in Italia sono stati avviati oltre 16 mila e 200 percorsi professionali per persone rifugiate, un risultato che porta a più di 50 mila il totale degli inserimenti ottenuti con il programma dalla sua nascita nel 2017. Sono state premiate oggi a Roma le 227 aziende che hanno favorito percorsi d’inclusione lavorativa di rifugiati lo scorso anno.
Roma, 19 giugno 2025 – Alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato, mentre il numero delle persone in fuga da conflitti e persecuzioni in tutto il mondo si mantiene a livelli record e i brutali tagli ai finanziamenti umanitari stanno mettendo ancora più a rischio milioni di vite, emergono alcuni fatti positivi e incoraggianti sul fronte dell’inclusione lavorativa delle persone rifugiate in Italia.
Lo dimostrano i dati del rapporto conclusivo della settima edizione del programma “Welcome. Working for Refugee Integration”, il programma attraverso il quale UNHCR Italia favorisce l’inclusione delle persone rifugiate nel mercato del lavoro, promuovendo il coinvolgimento del settore privato in collaborazione con le istituzioni e con le organizzazioni della società civile. Dal rapporto emerge che nel 2024 sono stati attivati oltre 16.200 percorsi professionali per persone rifugiate, con una crescita del 38% rispetto all’anno precedente, un risultato che porta a oltre 50.300 gli inserimenti ottenuti dalla nascita del programma nel 2017. Sono 227 le aziende premiate nel 2024 con il logo Welcome, 7 in più rispetto all’anno precedente, 969 in totale dall’avvio dell’iniziativa.
“Siamo profondamente orgogliosi dei risultati raggiunti dal programma Welcome – dichiara Chiara Cardoletti, Rappresentante di UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – Il successo di questa iniziativa nasce dalla determinazione delle persone rifugiate, che ogni giorno mettono in campo coraggio, competenze e talento per costruire un futuro dignitoso. Ma è anche il frutto della collaborazione con il Ministero del Lavoro, del supporto di partner fondamentali e della crescente consapevolezza, da parte delle aziende, che l’inclusione professionale dei rifugiati non rappresenta soltanto un atto di responsabilità sociale, ma costituisce soprattutto un’opportunità concreta per affrontare alcune delle sfide più urgenti del mercato del lavoro, a partire dal disallineamento tra domanda e offerta. I percorsi virtuosi avviati all’interno delle aziende premiate raccontano storie di resilienza e trasformazione che hanno arricchito non solo la vita dei rifugiati, ma anche quella dei colleghi e delle comunità che li hanno accolti.”
“Il Consorzio Percorsi è da tempo sostenitore convinto dell’opportunità e della validità di questoprocesso volto all’inserimento e alla totale inclusione.
Da sempre il Consorzio volge uno sguardo attento all’avvio di un lavoro sul territorio che mira consapevolmente ad intervenire sulle comunità che aprono le porte ai rifugiati spesso sperimentano un arricchimento culturale e una maggiore consapevolezza delle sfide globali. I rifugiati, a loro volta, portano con sé esperienze uniche e competenze preziose che possono contribuire allo sviluppo economico e sociale del nuovo contesto. Il nostro lavoro e il nostro impegno, si profondono da sempre al fine di favorire l’incontro dei territori con persone provenienti da culture diverse, portatrici di una maggiore apertura mentale e alla scoperta di nuove tradizioni, nuove lingue e modi di pensare, perché siamo pienamente consapevoli che le diversità di esperienze e background possono stimolare l’innovazione e la creatività all’interno delle comunità accoglienti. Crediamo fortemente nell’idea che i rifugiati, grazie alle loro storie fatte di superamenti di grandi difficoltà e tese con forza a ricostruire vite nuove, possano ispirare e motivare le persone che li circondano e che la loro accoglienza e la loro integrazione serva anche a rafforzare in qualche modo il senso stesso di comunità e solidarietà all’interno della nostra società.
Il nostro lavoro è proiettato quindi a rafforzare il concetto che accogliere non è solo un dovere umanitario, ma soprattutto un’opportunità per creare società più inclusive, prospere e resilienti.
Il premio We Welcome, in questo contesto, rappresenta per noi uno dei tasselli importanti nel percorso descritto, rappresenta il piccolo traguardo che ci onora e ci fregia di essere stati motori propulsivi di questo piccolo grande cambiamento. Non parliamo solo di un logo o un attestato da incorniciare, ma parliamo di storie vere, di uomini e donne da noi accompagnati nel cammino verso il cambiamento delle anime delle nostre Comunità.”
Il programma Welcome si conferma uno strumento chiave, in grado di proporre soluzioni concrete per l’inclusione lavorativa delle persone rifugiate. Nell’arco di sette edizioni, il progetto è cresciuto costantemente fino a diventare un modello vincente, un vero e proprio programma per un processo strutturato e partecipato di inclusione, basato su un approccio multistakeholder, nel quale le competenze dei diversi soggetti interessati si integrano e si sostengono.
La crescita del programma riguarda tutti gli aspetti principali, a partire dal più alto numero mai registrato di aziende candidate: I contratti di lavoro rappresentano oltre il 98% sul totale degli inserimenti – fra questi, i contratti a tempo indeterminato rappresentano il 5,2% – mentre i rimanenti sono tirocini. La percentuale di donne inserite rimane stabile e intorno al 19%.
ra i fattori che hanno determinato l’assunzione dei rifugiati, al primo posto, per il 62% delle aziende, c’è la scelta di un “maggiore impegno verso la comunità e verso i soggetti svantaggiati”, segue “la promozione del cambiamento culturale all’interno e all’esterno dell’azienda” (43%) e “l’adesione ai principi di responsabilità sociale d’impresa” (41% delle aziende premiate). Tra i settori delle aziende premiate, al primo posto troviamo alloggio e ristorazione con il 20%, davanti al settore delle costruzioni, che sale dal 13% al 18%, seguito dalle attività manifatturiere al 15%.
In questa settima edizione, l’UNHCR ha assegnato inoltre il logo We Welcome a 57 cooperative, onlus, fondazioni, associazioni di categoria, sindacati, servizi per il lavoro ed enti locali che, a vario titolo, si sono impegnati per favorire l’inclusione nel mercato del lavoro dei richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale.
Welcome è un ecosistema in continua espansione. Dal 2022, la rete WelcomeNet ha coinvolto 127 organizzazioni della società civile in 18 regioni e 60 province. A supporto di aziende, rifugiati e associazioni locali operano anche 7 Welcome Liaison Officer, attivi negli Hub di integrazione realizzati con i Comuni di Bari, Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Roma e Torino, nell’ambito del programma Spazio Comune. Il 2024 ha segnato anche l’avvio di nuove progettualità. La piattaforma Welcome-in-one-click, lanciata a fine 2023, ha visto una crescita esponenziale di utenti e opportunità ed è ora entrata in una seconda fase, più dinamica e mirata, per facilitare l’incontro tra offerte di lavoro e le competenze e i talenti delle persone rifugiate.
Parallelamente, sono stati attivati i primi corridoi lavorativi per rifugiati, grazie alla collaborazione tra istituzioni e imprese e con il supporto fondamentale del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Interno e Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali. Tre progetti pilota nei settori IT, oreficeria e cantieristica navale sono già realtà; altri verranno lanciati nelle prossime settimane.
Il progetto Welcome. Working for refugee integration è realizzato in collaborazione con Fondazione Adecco ed è sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, da Confindustria, dal Global Compact Network Italia, dall’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP) e da Confimprese.
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