PROGETTO PIU’ SOCIALE MENO SOCIAL: I RAGAZZI VANNO IN SCENA

mercoledì, 26 Giugno , 2019

Le moderne politiche giovanili si occupano sempre più spesso di fronteggiare i possibili rischi connessi al mondo virtuale che gravano sui segmenti più vulnerabili della popolazione.

La diffusa abitudine di ricorrere alle nuove forme di comunicazione digitale ha inevitabilmente trasformato gli usi e i costumi della società contemporanea, quindi anche le modalità e il senso di “fare rete” tra le persone e i gruppi di persone. La socialità, quale istinto innato e immortale dell’uomo, è sempre più veicolata dai canali di social network che, da mera traduzione tecnologica, si sono progressivamente trasformati in un surrogato delle più vere relazioni sociali reali, diventando un “luogo” alternativo dove incontrarsi e compiere scambi in forma virtuale.

Al di là dei vantaggi inediti offerti dalla tecnologia, l’attenzione va posta, nello specifico, sugli effetti imprevisti e dannosi, soprattutto per i più giovani, i cosiddetti “nativi digitali”, dovuti a un abuso dello strumento Internet e a un legame morboso con esso. In particolare, l’avvento del social network, se ha permesso la creazione di sistemi virtuali d’interazione sociale, ha anche intaccato i più reali legami sociali, rendendo difficili i momenti di collaborazione e cooperazione tra le persone, innescando meccanismi viziosi d’isolamento e solitudine, di ostilità nei confronti dell’“altro da sé”, di dipendenza da relazioni virtuali a scapito di quelle “faccia a faccia”.

Proprio con l’obiettivo di contrastare  fenomeni di emarginazione, difficoltà relazionali e alienazione sociale  Percorsi Consorzio di cooperative sociali e Caritas Diocesana di Avellino hanno elaborato e promosso il progetto sperimentale Più Sociale Meno Social, che ha consentito ai ragazzi coinvolti, tutti di età compresa tra i 16 e i 30 e residenti nel territorio della Diocesi di Avellino, dopo essere stati appositamente selezionati da una equipe multidisciplinare, di inserirsi in un  percorso formativo che si è sviluppato attraverso due linee guida: stimolare la creatività e favorire la scoperta e lo sviluppo di abilità e talenti artistici attraverso la partecipazione a laboratori teatrali e musicali e incentivare l’impegno sociale promuovendo la cultura della solidarietà e dell’inclusione attraverso esperienze concrete in strutture socio-sanitarie.

Il progetto, finanziato grazie al Fondo CEI 8X1000 e iniziato lo scorso 5 febbraio, terminerà il prossimo 30 giugno, quando i ragazzi saliranno realmente sul palco del Teatro d’Europa, a Cesinali, per mettere in scena uno spettacolo teatrale e musicale sul tema del bullismo e cyberbullismo dal titolo “Essere Umano”. A guidarli gli esperti di formazione teatrale dell’Associazione Teatro d’Europa e dell’Associazione teatrale “99 Posti” e i docenti del Centro Didattico Musicale Ouverture.